lunedì 19 marzo 2012

Le Iene sull'Astrea Calcio

Ho visto anch'io (ieri in replica) il servizio delle Iene sull'Astrea, squadra di calcio regolarmente iscritta al campionato promozionale di seri D. Da compagna di un giovane "pensionato civile" che a causa della sua malattia ha perso il lavoro e che lo stato tiene in vita con uno stipendio pari ad 1/6 di quello che prendono i giovani calciatori dell'Astrea, non sto a riportare qui la rabbia e il dolore che mi hanno assalito guardando il servizio.

Per spiegare un po' di cosa si tratta riporto un semplice e chiaro post del 16 marzo scorso di Alessandro Pignatelli sulla piattaforma Calcio MalatoAstrea Le Iene: concorso pubblico per assumere calciatori.Nel 2010 e nel 2011 sono stati banditi due concorsi che regalavano un sacco di punti a chi aveva giocato in serie A, penalizzando invece chi aveva una laurea. L'Astrea è la squadra di calcio della polizia penitenziaria. Milita in serie D, quest'anno in alta classifica. Non è seguitissima dal pubblico, non ha sponsor, ma si mantiene grazie ai soldi del Ministero di Grazia e Giustizia. Questo hanno denunciato Le Iene, nel loro programma su Italia Uno. Non solo. Nel 2010 e nel 2011 sono stati indetti due concorsi pubblici per assumere ...calciatori. Il punteggio fissato, infatti, era di 2 punti per una laurea, mezzo punto per un master, 12 se si era militato in serie B, 20 in serie A e 25 se si era stati convocati in Nazionale. Al termine della carriera calcistica, chi ha vinto il concorso rimarrà in polizia con mansioni d'ufficio. Si tratta quindi di un'assunzione a tempo indeterminata. Ma com'è nata l'idea? Semplice, l'Astrea fino a un paio di stagioni fa era messa male in classifica e rischiava addirittura la retrocessione. Ecco allora la mente che ha ideato i due concorsi. Che hanno portati indubbi benefici. Sono arrivati infatti buoni interpreti, che hanno esperienze anche nel calcio che conta. Certo, magari nel corpo della polizia penitenziaria faranno un po' più di fatica, ma si vedrà. C'è tempo. L'inchiesta delle Iene ha portato alla luce anche un'altra realtà: tutte le trasferte della squadra, comprese quelle in Sardegna, sono pagate sempre con i soldi del ministero. Vale a dire con le nostre tasse. E gli stipendi dei nuovi calciatori? Anche quelli. E vanno da un minimo di 1.300 a un massimo di 1.800 euro al mese. Non male in un periodo di crisi.
Al Ministero hanno la passione per il calcio giocato? Ecco che la questione la si risolve come al solito all'italiana. Cercando sponsor, direte voi? Certo, noi! Mi sento un po' la nipotina povera di Della Valle. Anch'io da oggi potrò dire: faccio parte di un pool di proprietari di una squadra di calcio, siamo 70 milioni ma non sottilizziamo proprio adesso, in periodo di sacrifici. No?



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