mercoledì 9 giugno 2010

Orlo di Sylvia Path


...l'ultima struggente poesia scritta da Silvia Plath pochi istanti prima di togliersi la vita a soli 31 anni. Non dimenticò di preparare la colazione per i suoi due figli.

Orlo

Sylvia Plath


La donna è a perfezione.
Il suo morto

Corpo ha il sorriso del compimento,
un'illusione di greca necessità

scorre lungo i drappeggi della sua toga,
i suoi nudi

piedi sembran dire:
abbiamo tanto camminato, è finita.

Si sono rannicchiati i morti infanti ciascuno
come un bianco serpente a una delle due piccole

tazze del latte, ora vuote.
Lei li ha riavvolti

Dentro il suo corpo come petali
di una rosa richiusa quando il giardino

s'intorpidisce e sanguinano odori
dalle dolci, profonde gole del fiore della notte.

Niente di cui rattristarsi ha la luna
che guarda dal suo cappuccio d'osso.

A certe cose è ormai abituata.
Crepitano, si tendono le sue macchie nere.

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